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Green Pass? Non è come prendere la patente



In Italia chiunque abbia compiuto 18 anni può guidare la macchina, pilotare una barca o un aeroplano. Queste attività però a differenza del camminare, esprimere una opinione, relazionarsi con altre persone, non sono "naturali", richiedono una capacità tecnica. La patente B, la patente nautica, il brevetto di volo certificano l'acquisizione di quella capacità tecnica. L'unica ragione per cui moltissimi di noi hanno la patente B e non le altre patenti o brevetti è che una barca o un aeroplano sono accessibili a pochi, non perché pilotarli sia attività incredibilmente complessa.


Una volta però acquisito questo certificato, lo Stato non può impedirti di farne uso. In qualsiasi momento puoi prendere la macchina e andare ovunque tu voglia, rispettando le regole del codice della strada. Se tu non rispetti queste regole puoi essere sanzionato, in diversi gradi e forme a seconda della gravità, ma deve essere accertato che tu abbia commesso l'infrazione. E, bontà di Dio, deve essere accertato nella maniera corretta altrimenti è in tuo potere contestare la sanzione.


Quando salgo in automobile potrei sempre fare una strage. Fortunatamente in Italia non siamo ancora alla psicosi securitaria, altrimenti vedremmo ovunque delle transenne per impedire che un automobilista vada a schiantarsi su una folla. Che io possa farlo non significa che lo farò: si presuppone sempre che le mie intenzioni quando salgo in auto siano buone e lo stesso vale per le barche e gli aeroplani. Un qualsiasi biplano noleggiato è in potenza una strage in un centro cittadino: niente potrebbe evitare che si schianti su una folla, sia perché non esiste la contraerea nelle città, sia perché un caccia non riuscirebbe a intercettarlo in tempi utili.

La logica dietro il Green Pass (che sia pura propaganda è chiaro già dal nome, ma nessuno davvero si è posto il problema del perché abbiano scelto di chiamarlo Green - e del perché la UE continui a usare come sua lingua ufficiale una lingua che le è diventata straniera) è esattamente l'opposta: la presunzione di colpevolezza. Persone perfettamente sane devono dimostrare di non essere malate, vale a dire automobilisti devono dimostrare di non voler infrangere i limiti, piloti di non volersi schiantare.


Poniamo però pure che uno sia favorevole e che non si preoccupi di questa inversione pericolosa. Giorgio Agamben mostra qui una prospettiva differente, cioè i pericoli del Green Pass per chi ne faccia uso. Se infatti questo è un dispositivo elettronico che va verificato ogni volta che si entra in un pubblico esercizio, significa che ogni spostamento di un cittadino verso questi luoghi viene registrato. Non è un caso che il ministro della Malattia sia vicinissimo a D'Alema che a sua volta è vicinissimo alla Cina: questo provvedimento è infatti di natura cinese. In seguito alla pandemia, in Cina è necessario registrare i propri spostamenti attraverso la misurazione della temperatura corporea, un provvedimento che non sembra sia nelle intenzioni governative rimuovere anche dopo l'emergenza.


Questo tipo di modello è da tempo, come quello della cittadinanza a punti, studiato e ammirato dal capitalismo della sorveglianza, cioè dal potere economico dominante. Qui in occidente potremo così assistere a un combinato micidiale: il controllo di tipo cinese in mano ad aziende private che ottengono tutti i nostri dati, non solo quelli dei nostri comportamenti virtuali, ma anche di quelli fisici. Un po' mi sono stancato di sentire persone che, dall'alto di una qualsiasi laurea che li fa sentire Aristotele in persona, replicano a ogni piè sospinto "non ce lo dicono" o altre originalissime battute da chi ha capito tutto perché ripete quello che il sistema mediatico riproduce. Leggetevi Il capitalismo della sorveglianza, che è il più importante libro dei nostri giorni.


La pandemia è stata per le élite che controllano il potere un'occasione eccezionale e, non essendo certo composte da sprovveduti, l'hanno sfruttata con grande abilità. Grazie a questa abilità, oggi una fetta della popolazione chiede di sua spontanea volontà di essere sottoposta a un capillare controllo ogni volta che esce di casa. Un successo straordinario che viene fuori paro paro da una pagina di Huxley.


Maurizio Cocco (20 luglio 2021)

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