L'ultimo film Amazon Original (che, va sottolineato, rispetta in maniera pedissequa gli standard politicamente corretti) ci proietta in un mondo in cui il futuro irrompe nel presente per salvare se stesso. Parte del filone catastrofista americano, così esteso da annoverare capolavori come inguardabili mattoni, Tomorrow's War presenta tutti i tropi del genere. La vita di una normale famiglia americana, presentata dal quadretto iniziale ambientato nei sobborghi di Miami, viene sconvolta, assieme a quelle del resto del mondo, da un evento catastrofico. La narrazione si muove su un duplice climax: una prima fase ascensiva che culmina con una vittoria di Pirro e conseguente caduta, una seconda fase ascensiva che culmina con il lieto fine e il ristabilimento dell'ordine infranto. Dal punto di vista scenico, il film non manca di nulla: la grafica, gli effetti speciali, la fotografia sono in linea con i prodotti cinematografici affini, ma la sceneggiatura risente chiaramente dei tempi affrettati in cui è stato girato. Troppi dettagli appaiono inspiegabili o almeno inspiegati, troppi vuoti vengono coperti da una battuta che vorrebbe essere divertente, troppo spesso il sentimento copre il buco nella scrittura.
Quello che però maggiormente interessa del film, è che la guerra che combatte non è davvero quella di domani, come da titolo, ma quella di oggi. La popolazione terrestre è alle prese con una specie aliena arrivata senza che nessuno se ne accorgesse (in realtà scopriamo poi che è sempre stata sulla Terra, o almeno da prima della civiltà umana) e che si propaga molto rapidamente, il cui unico scopo è consumare tutto, umani compresi, anzi, soprattutto gli umani. Ridotti a poche centinaia di milioni, gli umani di domani stabiliscono un ponte temporale per chiedere l'aiuto degli umani di oggi: non affinché distruggano la minaccia prima che si presenti, salvando così il futuro, ma affinché vengano arruolati per combattere materialmente nel futuro. Ma questa razza aliena patogena non può essere sconfitta dalle armi e la sopravvivenza delle truppe, in gran parte improvvisate, ma attraverso la scienza. Il protagonista del film (Chris Pratt), un ex militare che cerca impiego come insegnante di scienze, viene infatti reclutato nella sezione “Ricerca” dell'esercito americano in cui collabora con sua figlia-versione-futuro per trovare una tossina in grado di neutralizzare il mostro. Non è più il Bruce Willis di Armaggedon che con il suo coraggio e sacrificio salva il mondo, né l'ingegno militare americano di Will Smith in Independence Day, e neppure l'amore incarnato in Matthew McConaughey da Nolan per Interstellare. No, a salvare il mondo è la scienza.
Gli alieni sono bianchi e pelosi, se li avessero fatti più ciccioni la metafora sarebbe stata ancora più palese. Insomma, cosa combatte Amazon oggi (e non nel futuro) dovrebbe essere chiaro e se non lo è forse un ulteriore indizio ci può aiutare: nella sua versione bambina, la figlia del protagonista vuole fare la scienziata e anche quando si mette a scavare per strada lo fa per trovare non l'oro, ma i vaccini.
Maurizio Cocco (8 luglio 2021)
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