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ionò.com è un luogo di contronarrazione. Alternativo al racconto egemone, estraneo a cornici imposte, cerca parole di verità in una babele di finzioni. Non è affiliato a partiti politici né ad organizzazioni particolari, ma in piena libertà e senza devozioni ideologiche ospita voci critiche e visioni non omologate, intellettualmente oneste e sostenibili. Con una sola bussola: il rifiuto del neoliberismo globalizzato e delle sue mistificazioni spettacolari.
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ionò.com vuole essere un possibile luogo di ricostruzione critica del passato, del presente e del futuro. Di riscoperta della politica come bene comune. Della realtà come esperienza collettiva. Della democrazia come contenitore di libertà e sovranità . Della verità come condizione rivoluzionaria. Della parola come spazio aperto.
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Attualmente affidato alla parola scritta, il progetto ambisce a organizzarsi presto anche come vlog e canale video di discussioni e scambi, prevalentemente intorno a quattro settori tematici:
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- Narrazioni. Proviamo a decostruire il discorso unico dei padroni. Il racconto mediatico colonizza l'immaginario consapevolmente, sistematicamente. Spinto a dismisura dal nuovo contesto globale, ha il potere di riformattare qualunque materia, all'occorrenza in chiave di intrattenimento, emergenza, melodramma, farsa. Di escludere e filtrare, di modificare e creare. La narrazione sta alla realtà come la finanza sta all'economia reale: la virtualizza, la falsifica e la distrugge. Lavora nell'ottica industriale della fabbricazione di maschere e opinioni standard su larga scala. Vive sulla fame chimica - sapientemente indotta - di idee ed emozioni di facile consumo.
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- Imperi. Cerchiamo di capire il mosaico del potere nella sua complessità . Oltre la favola del villaggio globale, il mondo è oggi, come e più che in passato, campo di gioco dilaniato da molteplici volontà di potenza. Dalle politiche coloniali in Africa - tutt'altro che esaurite - al Medio Oriente. Dalla guerra fredda fra USA e Cina alla risorgenza del gigante russo. Dall'Europa, forzosamente al traino degli interessi franco-tedeschi, alla complessa strategia turca. Tensioni imperialistiche e interessi economici multinazionali, miti tribali e utopie tecnocratiche s'incrociano senza mai sovrapporsi completamente, in una rete di difficile lettura ma tenuta insieme, chiaramente, dal disprezzo per i popoli.
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- Poteri e Contropoteri. Il controllo politico delle masse - declinato in forme sempre più pervasive - mette in discussione ormai profondamente i tradizionali equilibri delle sovranità democratiche. Si nutre di continue emergenze, spontanee o indotte, fino alla guerra infinita, allo stato d'eccezione permanente. Contrae ogni possibilità di riflessione, discorso, critica. Impone la tecnica, nella sua presunta neutralità , come discorso totale fino al dominio dei corpi. Promuove la patologizzazione del dissenso. In questo scenario è urgente presidiare diritti costituzionali acquisiti, ma anche sondare scenari e formule che ripensino discorsi di sovranità collettiva, di deliberazione condivisa, di autodeterminazione popolare. Senza cedere alla falsa scorciatoia digitale, reimmaginare la partecipazione e riappropriarsi di spazi di dibattito reale - dalla riscoperta delle comunità alla rivendicazione dei beni comuni - è oggi difficile, pionieristico, ma necessario.
- Movimenti. Apriamo una finestra sulle forme di resistenza al neoliberismo e alle sue logiche. Uno sguardo attento e continuo sulle realtà che democraticamente si mobilitano nei territori - a livello nazionale e internazionale - dentro e fuori gli spazi organizzativi tradizionali. Sui modi, i fini, i meccanismi di composizione che oggi alimentano il dissenso collettivo. Sugli spazi e le voci che raccontano nel farsi della storia ragioni escluse dal dibattito dominante.
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