Umberto D. lavora in una scuola il cui dirigente vuole essere chiamato manager e il collegio docenti discute di installare telecamere nelle aule. Una scuola a tratti paradossale, ma non troppo distante da quella reale. Dove ci sono persone, pensieri, aspettative, e dove Umberto, trentenne, cerca faticosamente di muoversi sfuggendo al ruolo che gli altri vorrebbero cucirgli addosso. Il romanzo Entro alla seconda ora, di Maurizio Cocco, diventa così occasione per parlare di scuola, e di quale sia oggi il ruolo del docente fra riforme, innovazione fine a se stessa, labirinti burocratici e decadimento culturale.
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