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USA: Intelligenza Artificiale e Third Offset Strategy



Di seguito l'interessante articolo Eric Schmidt Cashes in on Artificial Intelligence Arms Race di Dan Cohen, pubblicato da MintPress, a proposito di tecnologia IA applicata al campo militare.



Gli Stati Uniti stanno guidando una nuova corsa agli armamenti con Intelligenza Artificiale (IA) che potrebbe significare la fine dell'umanità. Nel 2014, pochi anni prima di morire, Stephen Hawking ci mise in guardia sull'Intelligenza Artificiale:

Le forme primitive di intelligenza artificiale che già abbiamo si sono dimostrate molto utili. Ma penso che lo sviluppo di una piena intelligenza artificiale potrebbe significare la fine della razza umana. Se gli esseri umani sviluppassero l'intelligenza artificiale, essa decollerebbe da sola e si ridisegnerebbe a un ritmo sempre crescente. Gli esseri umani, che sono limitati da una lenta evoluzione biologica, non potrebbero competere e verrebbero superati.

Oggi, l'IA è il fulcro del piano dell'impero statunitense per mantenere il dominio globale. Si tratta essenzialmente una super-intelligenza informatica che fa ciò che il cervello umano non può. Gli esponenziali progressi tecnologici hanno reso il nostro cervello - vincolato dal lento processo di evoluzione biologica - inferiore ai moderni super-computer. Se applicata al servizio dell'umanità, l'IA ha una potenzialità incredibile, ma, se messa al servizio dell'impero e dello stato di guerra permanente, significa un disastro.


L'attenzione all'intelligenza artificiale fa parte di ciò che è noto come Third Offset, una strategia che cerca di compensare i progressi di Russia e Cina in campo tecnologico-militare, al fine di mantenere la superiorità militare globale degli USA assicurando che nessun paese possa sfidare l'imperialismo statunitense. Rappresenta l'evoluzione più recente della strategia di dominio globale che gli USA hanno usato durante la Guerra Fredda.


Pochi anni dopo la seconda guerra mondiale, infatti, Washington implementò la strategia First Offset sviluppando un enorme arsenale nucleare, il che provocò una corsa agli armamenti con l'Unione Sovietica che portò quasi a una guerra nucleare a tutto campo. Il Second Offset iniziò nel 1970, quando l'Unione Sovietica aveva raggiunto l'avversario in fatto di armi nucleari e gli USA iniziarono a sviluppare un arsenale di bombe a lungo raggio a guida di precisione e tecnologia stealth.


Ormai Russia e Cina hanno raggiunto gli USA nella potenza militare convenzionale. Così nel 2014, poco dopo l'inizio del Pivot To Asia dell'amministrazione Obama, gli USA hanno annunciato la creazione della strategia Third Offset. «Oggi annuncio una nuova Defense Innovation Initiative – un'iniziativa che ci aspettiamo di sviluppare in una terza strategia offset rivoluzionaria», disse l'allora Segretario alla Difesa Chuck Hagel. «Questa nuova iniziativa è un ambizioso sforzo a livello di dipartimento per identificare e finanziare modi innovativi per sostenere e far avanzare il dominio militare americano nel ventunesimo secolo». Nel suo discorso, Hagel annunciava anche l'apertura di un ufficio del Pentagono nella Silicon Valley, chiamato Defense Innovation Unit. Ufficio che da allora si è espanso fino ad avere sedi nei centri di tecnologia militare di Austin, Texas, Boston e presso il Pentagono stesso.


Nell'aprile 2015, il sostituto di Hagel, Ash Carter, tenne un discorso storico ai CEO della Silicon Valley presso la Stanford University, esortandoli ad arruolarsi nella nuova corsa agli armamenti. «Questa è una questione seria» - spiegò - «e richiede la nostra collaborazione. Ma oltre ai pericoli, ci sono anche grandi opportunità da cogliere attraverso un nuovo livello di partnership tra il Pentagono e la Silicon Valley. Opportunità che possiamo realizzare solo insieme». Carter ricordò gentilmente al suo pubblico che i giganti della Silicon Valley dovevano la loro esistenza al Pentagono e alla CIA:

Considerate il ruolo storico che il DoD e gli investimenti governativi hanno svolto nel contribuire a stimolare l'innovazione tecnologica di base, sia in questa Valle, sia in questo campus... Le tecnologie utilizzate in tutta la Silicon Valley – comprese molte di quelle che Apple ha brillantemente integrato nell'iPhone – possono essere ricondotte alla ricerca e alle spese del governo o del DoD. Gli sviluppatori del multi-touch hanno lavorato insieme attraverso una borsa di studio finanziata dalla National Science Foundation e dalla CIA... Il governo ha contribuito ad accendere la scintilla, ma questo è stato il luogo che ha alimentato la fiamma che ha creato applicazioni incredibili. Lo dico perché parlo di una partnership che esiste da tempo tra il settore tecnologico americano e le sue istituzioni governative e di difesa... una relazione che può continuare in modo tale da avvantaggiare entrambi.

La figura chiave della Silicon Valley che fa da trait d'union fra il Pentagono e la Valle è l'ex CEO di Google Eric Schmidt. Già all'inizio del Pivot to Asia, Schmidt incontrava funzionari del Pentagono. Nel 2016 venne nominato capo del neonato Defense Innovation Board come consulente del Pentagono, e visitò un centinaio di basi e installazioni militari statunitensi, dando istruzioni su come utilizzare la tecnologia per aumentarne la letalità. Si recò in una base statunitense in Qatar per consigliare i militari su come gestire in modo più efficiente le petroliere che riforniscono gli aerei da guerra per i bombardamenti in Iraq e Yemen.


La strategia Third Offset e la corsa agli armamenti ad IA sono continuate durante l'era Trump, con i principi delineati nella strategia di difesa nazionale del 2018, dove si è annunciata ufficialmente la fine della cosiddetta "guerra al terrore" e il ritorno alla politica della Guerra Fredda, eufemisticamente definita "competizione strategica interstatale". Il capo del Pentagono di Trump, Mark Esper, ha propagandato gli sviluppi dell'IA nel settembre 2020:

Nell'era odierna della competizione tra grandi potenze, poiché le nuove tecnologie alterano il carattere della guerra, dobbiamo stare davanti ai nostri rivali vicini, vale a dire Russia e Cina. L'intelligenza rtificial è in una lega a sé stante, con il potenziale per trasformare quasi ogni aspetto del campo di battaglia, dal back office alle prime linee.

Schmidt è stato quindi nominato a capo della National Security Commission on Artificial Intelligence (NSCAI), un organismo di consulenza del governo sullo sviluppo dell'IA. Predica il tropo orientalista secondo cui gli Stati Uniti sarebbero il faro della democrazia e l'ascesa della Cina starebbe inaugurando una forma aliena di autoritarismo tecnocratico contrario ai valori americani. La sua risposta è che il governo riversi enormi quantità di finanziamenti sulla tecnologia.


Il vice di Schmidt al NSCAI è Robert Work, ex alto funzionario del Pentagono e autore dei documenti fondamentali della Strategia Third Offset. Una volta, in un momento di rara sincerità, Work disse a un gruppo di cadetti dell'Air Force che «il Dipartimento della Difesa è una delle più grandi corporations del pianeta». Il Pentagono è una società, quindi il suo obiettivo è generare profitto, nel caso specifico attraverso la guerra. E quale modo migliore per fare soldi che aumentare la paura di una minaccia straniera? Proprio a questo scopo Eric Schmidt ha fatto causa comune con la deputata Liz Cheney: «Perché non trascuri il fatto che la minaccia cinese è importante?» ha chiesto Schmidt alla Cheney durante un intervento nell'agosto 2021 all'Aspen Institute. «Sono stati impegnati a mio avviso in una campagna molto metodica, molto efficace e molto aggressiva contro di noi per molti anni in ogni campo» - ha commentato la Cheney - «e devono riconoscere che le nostre capacità, la nostra volontà, sono lì per impedire che usino il loro esercito contro di noi». «Siamo d'accordo» è stata la risposta di Schmidt.


Il rapporto di febbraio 2021 dell'NSCAI afferma:

In futuro, la guerra metterà algoritmo contro algoritmo. Le fonti del vantaggio sul campo di battaglia si sposteranno da fattori tradizionali come la dimensione delle forze e i livelli degli armamenti a fattori come la raccolta e l'assimilazione dei dati superiori, la connettività, la potenza di calcolo, gli algoritmi e la sicurezza del sistema.

In altre parole, Schmidt e il Pentagono stanno cercando di creare sistemi connessi iper-avanzati di armi autonome che prenderanno decisioni sul campo di battaglia a velocità esponenzialmente più alta di quanto il cervello umano possa capire. Quindi, la "vittoria" in guerra sarà determinata da quale sistema informatico avrà il predominio, indipendentemente dai costi in vite umane. Il rapporto chiede inoltre che l'IA sia utilizzata contro «terroristi stranieri e nazionali che operano all'interno dei nostri confini», il che solleva grandi preoccupazioni circa un'ulteriore invasività dello stato di sorveglianza degli USA. Ma frattanto Schmidt si sta posizionando per ricavare ingenti somme dai suoi legami: secondo un rapporto di The Prospect, «come un venture capitalist, Schmidt ha investito milioni di dollari in più di una mezza dozzina di startup di sicurezza nazionale che vendono quelle stesse tecnologie al governo».


Nonostante il budget militare degli Stati Uniti sia già circa tre volte superiore a quello della Cina, la corsa agli armamenti dell'IA è stata utilizzata per giustificare il più grande bilancio di ricerca e sviluppo del Pentagono nella storia. La richiesta di budget del DoD di Biden per l'anno 2022 include $ 112 miliardi per la ricerca e lo sviluppo, rispetto ai $ 5,5 miliardi dal 2021. È uno sforzo bipartisan che ha attraversato tre amministrazioni. Ma quanto è davvero pericoloso? Un onesto rapporto dell'esercito USA osserva:

Allontanando l'uomo dal conflitto, la tecnologia riduce non solo i costi e i rischi associati alla guerra, ma anche l'asticella politica per l'avvio delle ostilità. Di conseguenza, la qualità deterrente desiderata nel Third Offset potrebbe effettivamente aumentare la probabilità che gli Stati Uniti usino la forza e, in ultima analisi, diminuire la stabilità globale.

E aggiunge:

Le capacità del Third Offset rimuovono sempre più il soldato dal conflitto, introducendo nel processo decisionale etico un effetto simile a un videogioco, che porta spesso al disimpegno morale. [...] Gli Stati Uniti devono perseguire le capacità del Third Offset con la consapevolezza che le nostre azioni guideranno e incentiveranno la continua proliferazione delle armi nucleari.

Almeno una persona nel Dipartimento di Stato di Obama aveva qualche preoccupazione. In un panel del 2017 con Eric Schmidt, un funzionario gli chiese se non fosse preoccupato di accendere una corsa agli armamenti con IA:

Schmidt: Pensa che ci sarà una corsa agli armamenti dell'IA? Funzionario del Dipartimento di Stato: Sì. Schmidt: Sì? Funzionario del Dipartimento di Stato: Beh, ha appena detto che la Cina sarà davanti a noi entro il 2020. Non la preoccupa? Schmidt: Sì. Ma questo non significa necessariamente che ci sarà una corsa agli armamenti. Dipende da come si fa. Funzionario del Dipartimento di Stato: Beh, ha detto che la Cina è interessata a usare l'intelligenza artificiale per le armi... per scopi militari. Schmidt: Ho detto per scopi commerciali e di difesa, che è quello che hanno detto pubblicamente. Funzionario del Dipartimento di Stato: Quindi non la preoccupa affatto? Schmidt: Certo mi preoccupa, ma il motivo per cui la sto provocando è che è così facile pensare a un film. Conosce il film del robot? Funzionario del Dipartimento di Stato: Sì, non sto parlando di Terminator ma, sa, lei ha citato l'esempio delle armi nucleari negli anni Quaranta. Potremmo trovarci in quella fase nei prossimi anni quando si tratterà di IA.

Cosa ancora più allarmante, il Center for Security and Emerging Technology della Georgetown University ha eseguito una simulazione in cui la dipendenza del sistema di rilevamento missilistico degli Stati Uniti dall'IA porta a una guerra calda, potenzialmente con armi nucleari. Hanno creato uno scenario in cui il sistema di rilevamento interpreta condizioni atmosferiche insolite «come fossero una serie di lanci di missili, e il sistema spara intercettori in risposta». Poi, «quando gli intercettori raggiungono la stratosfera, il radar di allerta precoce della Cina li raccoglie. Credendo di essere sotto attacco, i comandanti cinesi ordinano un attacco di rappresaglia». Un problema tecnico che potrebbe significare un disastro per l'umanità. Uno scenario molto simile al famigerato incidente del 1983, quando il sistema di allarme sovietico rilevò un attacco missilistico in arrivo, ma il tenente colonnello sovietico Stanislav Petrov, convinto che fosse un falso allarme, rifiutò di sparare armi nucleari contro gli Stati Uniti. Così l'intervento umano impedì la guerra nucleare e salvò milioni di vite. In un sistema gestito dall'IA, le bombe sarebbero state lanciate.


Con Eric Schmidt come figura centrale della nuova corsa agli armamenti IA del Pentagono, gli USA si stanno preparando ad una guerra devastante con la Cina. Sebbene una guerra calda tra le due superpotenze sembri improbabile per ora, la creazione di questa tecnologia di per sé ne crea la possibilità – un pericolo che deve essere fermato prima che si evolva fino a minacciare l'umanità intera.


Dan Cohen (Twitter: @DanCohen3000) [traduzione a cura di Gavino Piga]

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